La IV Commissione consiliare, presidente Vittorino Boem (PD), ha sentito l'assessore Mariagrazia Santoro sulla manutenzione e i dragaggi della laguna di Grado e Marano.
Un tema complesso, che l'assessore ha voluto affrontare ripercorrendo il passaggio dalla struttura commissariale all'attuale gestione della Regione. L'obiettivo, ha chiarito Santoro, è arrivare a una gestione dell'area in un'ottica di normalità e ad una pianificazione dei dragaggi come attività regolare di manutenzione. La Commissione ha dunque sentito nel dettaglio lo stato di avanzamento dei vari interventi ritenuti prioritari, tra i quali il più importante risulta essere il dragaggio del fiume Corno.
Diverse le domande poste dai consiglieri. Alessandro Colautti (NCD) si è concentrato sulle valutazioni fatte in passato sulla qualità dei sedimenti, ora superate. Pietro Paviotti (Citt), richiamata la propria esperienza di amministratore locale nella zona interessata, ha sottolineato l'importanza di ritornare a una gestione ordinaria dell'area e di portare avanti le opere di dragaggio del Corno. Molte le domande puntuali di Giulio Lauri (SEL), che ha evidenziato l'importanza di una piano di gestione complessivo della laguna. Riccardo Riccardi (FI) si è soffermato sugli elementi d'incertezza che potrebbero incidere sui tempi di realizzazione degli interventi di dragaggio e sull'affidamento in futuro delle opere di manutenzione delle vie navigabili.
Per Mariagrazia Santoro, la revoca della struttura commissariale ha segnato il momento in cui i presupposti sulla base sulla quale è stata creata, sono venuti meno. "Dobbiamo semplificare", ha detto l'assessore, "toglierci dalle spalle il peso del passato, rendere evidenti e razionali i passaggi che facciamo e risolvere i problemi correnti". È stato comunque ribadito che ogni intervento di dragaggio richiederà monitoraggi costanti da parte di ARPA, per garantire l'osservanza di tutte le previsioni e norme che nel tempo si sono stratificate su quest'area.
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