Bird Control questo è il nome dell'azienda che ha messo in atto per primo in italia il miglior sistema di prevenzione contro il fenomeno "wildlife strike". Il Falconiere una tecnica antica a salvaguardia degli aeroporti.
L'aeroporto di Ronchi (TS) risulta essere tra i più sicuri in Italia per il fenomeno "wildlife strike" cioè l'impatto tra uccelli e velivoli in fase di atterraggio e di decollo.Tutto questo è dovuto anche ad una tecnica molto semplice,
naturale ed estremamente sicura e i dati lo confermano.
Nella tavola "rotonda" tenutasi presso l'aeroporto di Ronchi, sono state affrontate le problematiche legate alla presenza di fauna selvatica presso l'aeroporto e i danni che puo' portare al trasporto aereo.
I dati, sulla misurazione del rischio che va da 0 a 2, l'aeroporto Friulano per il 2012 si e' attestata allo 0,082 su base annua, sono stati 8 gli impatti con fauna selvatica e solo uno ha portato alla cancellazione del volo. Gia' dal 1985 (primo in Italia), l'aeroporto di Ronchi dei Legionari si e' dotato, di un falconiere.
La Bird Control addestra con amore circa 30 falchi di cui 12 destinati all'aeroporto e gli altri ad attività
come ad esempio gli spettacoli e grazie alla costante presenza dei falchi aeroportuali e agli interventi effettuati quotidianamente dal falconiere, l'aeroporto e' ormai percepito dalla fauna selvatica quale luogo sgradevole e non sicuro. L'attivita' del falconiere viene supportata da una continua analisi delle presenze di fauna selvatica nell'area aeroportuale, finalizzata ad adeguare le misure e gli interventi posti in essere per la prevenzione del fenomeno.
In contro tendenza rispetto all'aeroporto Friulano i dati in italia questo è quanto si legge nel "Rapporto e bilancio sociale dell'Enac" Roma - Sui cieli italiani aumentano gli "scontri" tra aerei e volatili nonostante il calo dei voli (-4,5% a livello nazionale): nel 2012 si sono registrati 906 (881 nel 2011) casi di "wildlife strike", l'impatto violento tra un aeromobile e uno o piu' volatili o altre specie di fauna selvatica, con conseguenze piu' o meno gravi, sia in termini di sicurezza della navigazione che di costi economici correlati all'evento. .
"In Italia - spiega il rapporto - e' stato possibile raccogliere ed elaborare dati statistici in modo sistematico a partire dal 2002. Dalle analisi di questi dati si e' potuto stabilire che circa il 90% degli impatti riportati per l'aviazione civile risulta avvenire all'interno o nelle vicinanze degli aeroporti, soprattutto durante le fasi di decollo e atterraggio; cio' e' dovuto, tra le varie cause, anche al fatto che le aerostazioni costituiscono un habitat ideale per molte specie ornitiche, tra cui gabbiani, storni e vari uccelli rapaci: tutte specie molto pericolose per la navigazione aerea". Per quanto riguarda l'anno 2012, si legge ancora, "i dati, sebbene non definitivi, confermano la tendenza di un sensibile aumento delle segnalazioni di birdstrike. Non resta quindi che ringraziare "Il falconiere" e l'aeroporto di Ronchi esempio da seguire per tutti gli aeroporti italiani.
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