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Tribute. Ad affiancare la corsa, che nell’era competitiva ha visto la Ferrari imporsi in oltre trenta occasioni considerando anche le vittorie di categoria, anche nel 2018 sono state le vetture del Ferrari Tribute to Targa Florio. Quasi cento equipaggi a bordo di Ferrari di ogni epoca hanno rubato la scena ai protagonisti della gara di regolarità, dando spettacolo nella magica cornice dei monti siciliani. In strada oltre trenta Ferrari della attuale gamma, tra 488 GTB, 488 Spider, Portofino ma anche 812 Superfast e GTC4 Lusso, che si sono alternate sui tornanti con auto la cui nascita va ben più indietro nel tempo. È il caso della 166 MM del 1949, che si impose cinque volte alla Targa Florio tra il 1950 e il 1953, della Dino 246 GT del 1971 o della Testarossa del 1984.
Le Tappe. Dopo la cerimonia d’inaugurazione di Piazza Verdi a Palermo, vetture e concorrenti si sono spostati a Villa Igea per la cena di gala. Il giorno dopo la Targa Florio ha preso ufficialmente il via dal Museo dei Motori e dei Meccanismi di Palermo toccando luoghi celeberrimi del motorsport e della Sicilia, come Monreale, Alcamo, Campobello di Mazara, fino alle Cantine Florio. Nel pomeriggio il gruppo ha fatto tappa a Marsala, Trapani, nella splendida Erice e a Cinisi. Il secondo giorno le auto sono passate da Cerda, un altro luogo celebre della corsa, tante volte arrivo di tappa, proseguendo poi per Petralia Sottana, Petralia Soprana e Cefalù prima di rientrare a Palermo da Termini Imerese. L’ultimo giorno ha visto concorrenti e vetture del Ferrari Tribute a San Martino delle Scale prima di affrontare l’antico circuito della Favorita, a Palermo, prima dell’arrivo in centro, nuovamente in piazza Verdi.
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ferrari.com
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