Le città e le Regioni d'Europa si trovano di fronte a una serie di sfide senza precedenti - ha affermato Iacop - quali la crisi economica e finanziaria, il clima, i cambiamenti demografici, l'integrazione dei migranti, la globalizzazione, il terrorismo e la radicalizzazione, l'imminente trasformazione digitale e la diffusione di tecnologie rivoluzionarie, per citarne solo alcune.
Nel suo discorso sullo stato dell'Unione del 13 settembre - ha ricordato - il presidente Juncker ha auspicato la costruzione di un'Unione europea più forte, più unita, più democratica: salutiamo con favore questo obiettivo, e pensiamo che per conseguirlo sia fondamentale il partenariato con le Regioni e le città.
E' loro responsabilità, infatti, l'attuazione della maggior parte della legislazione Ue: sono gli enti locali e regionali che progettano e co-finanziano i progetti europei, nelle assemblee locali si discute di Europa insieme ai cittadini. Quindi, proprio come il livello europeo influenza le Regioni e le città, allo stesso modo queste devono poter influenzare l'Europa.
Le Regioni e i comuni - ha aggiunto Iacop, che è vicepresidente della Commissione Civex (cittadinanza, governance, affari istituzionali) al Comitato delle Regioni - come intermediari tra i cittadini e i Governi nazionali hanno un ruolo fondamentale da svolgere nel più ampio processo di integrazione europea, perché dispongono di conoscenze vicine al territorio indispensabili per una corretta elaborazione e attuazione delle politiche pubbliche.
Senza dimenticare che esse sono in prima linea rispetto a problemi quali sicurezza, minaccia del terrorismo, radicalizzazione, violenza, ma anche cambiamenti climatici, riduzione delle emissioni, attuazione di politiche innovative in materia di trasporti, edilizia, energia.
L'integrazione dei migranti e la partecipazione sociale - ha concluso Iacop - sono processi di lungo termine che richiedono il coinvolgimento di tutti gli attori che hanno responsabilità in materia: autorità nazionali, locali e regionali, organizzazioni della società civile, imprese, cittadini. Il ruolo delle città di approdo dei migranti è cruciale, naturalmente.
Occorre pertanto compiere un passo ulteriore - ha auspicato - e riconoscere in maniera esplicita il ruolo delle città e delle Regioni, coinvolgendole nell'elaborazione delle politiche comunitarie in modo che le loro competenze possano essere utilizzate all'interno di questo quadro istituzionale.
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