Gorizia, 6 giugno 2017. Il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Franco Iacop, nella veste di rappresentante del Comitato europeo delle Regioni, è intervenuto questa mattina a palazzo Attems a Gorizia al convegno "60 anni dai trattati di Roma", organizzato dall'Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa (Aiccre) e dall'Istituto di sociologia internazionale di Gorizia (Isig) con la collaborazione del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa (Ccre/Cemr) e il patrocinio del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia.
Nel corso del proprio intervento il presidente Iacop ha delineato una visione di Europa maggiormente costruita sul senso di appartenenza di ogni singolo cittadino all'Unione, come anche nello spirito del trattato Maastricht, dove l'istituzione di una vera e propria cittadinanza europea possa far superare il concetto di Stato membro a beneficio di una più rilevante partecipazione dal basso con il coinvolgimento, in termini di sussidiarietà, delle comunità locali e potenzialmente di ogni singolo individuo.
Europa dei popoli e delle regioni quella immaginata da Iacop, dove per regione si intende un territorio omogeneo dal punto di vista linguistico, culturale ed economico che talvolta coincide già oggi con alcuni piccoli Stati dell'UE, con alcune Regioni o con insiemi di Regioni "ciò peraltro consentirebbe il superamento della disomogeneità determinata dalla presenza di Stati molto più piccoli di singole Regioni".
"Spesso diamo per scontate le conquiste di benessere, pace, diritti civili, mobilità, che sono il frutto della costruzione europea e che fino a qualche decennio fa, durante i conflitti mondiali, erano mera utopia" ha sottolineato Iacop rilevando come oggi quelle paure legate ai fenomeni terroristici che qualcuno ritiene di poter fronteggiare immaginando una chiusura dei confini nazionali siano invece di natura non esogena "mai un migrante è stato protagonista di questi eventi" ma derivino probabilmente da una non ancora sufficiente integrazione che lascia come prossimi problemi da affrontare quelli del welfare, della sostenibilità e di una prosperità diffusa a livello europeo.
da:
Iacop.it
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