La giovane presidente del Centro, Maria Luz Mochiut, ha informato Iacop che nell'ultimo anno sono state rinnovate tutte le cariche con l'ingresso di numerosi giovani i quali, grazie ai corsi dell'Università di Udine e del MIB, oltre alle borse di studio del Paolo Diacono di Cividale, hanno riscoperto i valori delle loro radici identitarie e culturali.
I giovani che vengono in Friuli Venezia Giulia, ha detto la presidente, sentono l'esigenza di andare nei luoghi da dove partirono i loro trisnonni, alla ricerca dei discendenti rimasti. Al loro rientro gran parte di loro vogliono mantenere i contatti con le loro radici.
Il presidente Iacop si è congratulato per l'entusiasmo dei giovani componenti del direttivo e ha auspicato che i legami nel tempo si possano ulteriormente rafforzare andando anche oltre gli aspetti culturali. L'importanza delle lingua friulana è indiscutibile, così come la conoscenza reciproca è imprescindibile, ma sempre più nel futuro si dovranno rafforzare anche i rapporti economici e del sapere, anch'essi portatori di valori e cultura.
"Il ruolo dei Fogolars - ha sostenuto il presidente - va rivalutato in questa ottica e soprattutto con i giovani si potrà evolvere il rapporto tra il Friuli e i suoi discendenti nel mondo. Con le idee e con i valori identitari si potrà costruire una rete forte, con legami solidi, capaci anche di rafforzare le economie locali da entrambi i lati".
Concordando con le parole del presidente Iacop, la vice presidente del Centro, Marianel Bianchi, ha ribadito la volontà, condivisa dalla Municipalità di Avellaneda, di avviare il progetto "Lazos", che mira a ospitare giovani friulani che vogliano fare una stage presso una delle importanti realtà economiche presenti a Avellaneda.
La presidente Maria Luz ha infine invitato Iacop, estendendo l'invito a tutto il Consiglio e alla Giunta regionale, a partecipare al 45° dalla fondazione del Centro friulano di Avellaneda.
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