(ACON) Trieste, 3 feb – AB – Sabato scorso le prime parole da Capo dello Stato sono state per i cittadini, per quelli che patiscono questa situazione di crisi e anche oggi è stato questo uno dei temi centrali del suo messaggio nel giorno dell’insediamento.
La sottolineatura è del presidente del Consiglio regionale Franco Iacop, che ha rappresentato il Friuli Venezia Giulia a Roma al giuramento del presidente Sergio Mattarella e al successivo discorso pronunciato a Montecitorio a Camere riunite e alla presenza dei delegati regionali.
Il presidente – ha evidenziato Iacop – con lo stile rigoroso che lo contraddistingue, ha voluto tracciare la strada quando ha detto di volere un popolo più libero e solidale. Quando ha parlato dei giovani, degli anziani, dei malati, di chi soffre, delle famiglie costrette a portare carichi pesanti sulle loro spalle, ha messo in luce tutta l’umanità che gli conosciamo.
Alla fermezza dimostrata nel passaggio sulla lotta alla mafia e alla corruzione – ha aggiunto Iacop – si affianca il grande senso di responsabilità quando ha parlato della non più rinviabile stagione delle riforme istituzionali ed economiche. La sua volontà di essere arbitro imparziale e garante della Costituzione è segno di come Mattarella abbia inteso proporsi come presidente di tutti e super partes.
Non va trascurato infine il respiro internazionale che traspare dal suo discorso – ha aggiunto Iacop – quando ha sostenuto come la lotta al terrorismo vada condotta con fermezza, quando ha sollecitato il massimo impegno per la soluzione Marò e dei tre italiani dei quali non si hanno notizie da luoghi difficili, quando ha salutato gli “stranieri d’Italia” e ha posto l’accento sull’immigrazione, emergenza umanitaria per la quale ha invitato la comunità europea a un maggior coinvolgimento, attenzione e solidarietà.
La richiesta forte che il presidente Mattarella ha fatto alla politica per un impegno precipuo verso i cittadini – ha concluso Iacop – è la sintesi del suo senso delle istituzioni e della sua autorevolezza, indispensabili per guidare il Paese in un momento così delicato come quello che sta attraversando.
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