(ACON) Bruxelles, - COM/MPB - Alla presenza del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, e di altrettanti delegati degli esteri di sette Paesi europei, il presidente del Consiglio del Friuli Venezia Giulia Franco Iacop ha preso parte a Bruxelles alla conferenza che celebra l'adozione a titolo definitivo della Strategia macroregionale adriatico-ionica, una cornice di politiche fortemente orientate allo sviluppo e alla crescita di un'area che comprende quattro Stati membri (Italia, Slovenia, Croazia e Grecia) e quattro Stati a vario titolo in un percorso di avvicinamento all'Ue (Serbia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Albania).
Nell'ambito di questa Strategia, il Friuli Venezia Giulia (interessato anche alla Strategia Ue per la Regione Alpina) è coordinatore per le Regioni italiane impegnate nel cosiddetto Pilastro 2, relativo ai trasporti e all'energia.
Grazie al coinvolgimento di tali territori orientali, si tratta della prima Strategia che assume un significato peculiare in termini di integrazione e rafforzamento della coesione in un'area vasta.
Come affermato dal ministro Gentiloni, tale obiettivo rappresenta un elemento di stabilizzazione dell'area, ma anche di supporto alla crescita intelligente, sostenibile
e inclusiva alla quale sta lavorando l'Europa dal 2010, oltre a costituire un valore aggiunto in termini economici prima ancora che geopolitici.
La Strategia viene condivisa da Stati, supportata dalla Commissione europea, ma va sottolineato che nasce dal basso: università, camere di commercio, enti locali e regionali hanno iniziato a lavorare su tale idea dai primi anni 2000 con la costituzione dell'Euroregione Adriatica, progetto che negli anni ha avvicinato i cittadini all'Ue.
La governance multilivello è dunque lo snodo cruciale.
Il Comitato delle Regioni, che vede anche la presenza del presidente Iacop, è stato un costante punto di riferimento per l'evoluzione di questo processo. In questo alveo si sono formate le alleanze con le altre Strategie, che sono già in fase avanzata e che si stanno formando.
Lanciata la Strategia, è necessario ora passare alla implementazione del relativo Piano d'azione e richiamare a raccolta tutti i portatori di interesse a livello nazionale e locale affinché costruiscano materialmente i progetti. Le questioni sul tavolo sono quindi quelle legate alla capacità progettuale degli stakeholder, alla governance della Strategia stessa, che deve puntare su una forte leadership politica, e al reperimento dei finanziamenti nell'ampio ventaglio dei fondi strutturali e di investimento europei, ma anche delle risorse gestite direttamente dalla Commissione e di quelle presenti nel Piano del presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker.
A giudizio del presidente Iacop, oggi ha avuto compimento un percorso iniziato più di un decennio fa e che diventa lo strumento istituzionale per costruire politiche di sviluppo e crescita dei territori attorno ai quattro ambiti individuati dagli stati: la dimensione marittima e marina, la connessione della regione in termini di infrastrutture, trasporti e reti energetiche, la tutela dell'ambiente e della biodiversità e il turismo sostenibile.
Definita la cornice politico-istituzionale, si tratta ora - è la sottolineatura di Iacop - di passare alla fase della governance concreta, che dovrà tenere in considerazione il forte legame tra i territori e favorire la partecipazione dal basso in una logica, come detto, di governance multilivello.
In tale processo il Friuli Venezia Giulia riveste una posizione di centralità, in quanto protagonista sin dalle prime fasi, dalle forme di cooperazione rafforzata tra regioni all'istituzione dell'Euroregione Adriatica, e ora coordinatore delle Regioni italiane nell'ambito del pilastro concernente la connettività. La regione, per la sua collocazione geografica, situata com'è tra sponda occidentale e orientale dell'Adriatico e lungo la traiettoria dei traffici nord-sud, può diventare il perno del sistema di connettività dell'intera area.
L'auspicio - per il presidente del Consiglio regionale del FVG - è che la Strategia adriatico-ionica dialoghi proficuamente con le altre Strategie più evolute (Baltica e Danubiana) e contribuisca allo sviluppo della costituenda Strategia Alpina (che sarà discussa a Milano l'1 dicembre), confrontandosi nel contempo con la dimensione montana, terminale delle politiche del mare.
La Strategia vuole dare nuova energia e forza all'Europa e il suo successo sarà il successo dei nostri territori e della nostra gente - ha concluso Iacop.
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