Saranno avviati nel settembre di quest'anno, cominciando dalle opere di bonifica dei terreni, i lavori di adeguamento alle norme europee e ammodernamento del depuratore di Servola a Trieste, un impianto che tratta le acque reflue di un'area di 180.000 abitanti, che comprende i comuni di Trieste, Muggia e San Dorligo della Valle. Ad annunciarlo sono stati l'assessore regionale all'Ambiente Sara Vito e il sindaco di Trieste Roberto Cosolini in un incontro con la stampa che si è svolto questa mattina in Municipio a Trieste, assieme ai rappresentanti della Provincia e di AcegasAps, a cui è stata affidata l'esecuzione dei lavori che si concluderanno nel marzo del 2018.
A sbloccare l'opera, come sottolineato nel corso dell'incontro, è stato un intenso lavoro di squadra fra tutte le istituzioni, iniziato nell'agosto del 2013, con il concorso determinante dell'Amministrazione regionale che ha svolto un ruolo di coordinamento e ha deciso di destinare 30 milioni di fondi europei al depuratore (su 52,5 dell'investimento totale), sottoscrivendo un Accordo di Programma Quadro con i Ministeri dello Sviluppo economico e dell'Ambiente. I lavori, che permetteranno di chiudere una procedura di infrazione avviata dagli organismi comunitari, sono in realtà già iniziati, in particolare per quanto riguarda la lunga condotta per deviare verso il depuratore di Servola le acque reflue della zona della riviera di Barcola. L'ammodernamento del depuratore rappresenta, è stato rilevato, uno dei più importanti investimenti pubblici a Trieste di questi ultimi anni, e permetterà di accrescere in modo decisivo la qualità dell'ambiente e quindi la qualità della vita dei cittadini. ARC/PF
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