Serracchiani "L'annuncio sul piano industriale di Porcia è importante perché è un passo avanti rispetto alla chiusura che fino a questo momento l'azienda aveva dimostrato nei confronti dello stabilimento del Friuli Venezia Giulia. Naturalmente c'è ancora molto da fare perché siamo coscienti di tutte le criticità ma speriamo di poter lavorare adesso ad un piano industriale serio e che non investa solo la questione del costo del lavoro".
Lo ha affermato la presidente della Regione, Debora Serracchiani, al termine del tavolo regionale per la concertazione convocato sulla situazione Electrolux e per illustrare il progetto FVG Rilancimpresa, commentando la notizia dell'impegno di Electrolux a presentare un piano industriale per lo stabilimento di Porcia il prossimo 17 febbraio.
Nella nota che dà annuncio del formale impegno, la multinazionale svedese "rileva gli sforzi compiuti da Unindustria Pordenone per il piano territoriale" e esprime "apprezzamento e gratitudine alla Regione Friuli Venezia Giulia per la sua disponibilità concreta e dichiarata, nella certezza che elementi specifici e contabilizzabili possano affluire prima del 17 febbraio per aggiornare lo stato di contenimento del costo del prodotto nella fabbrica di Porcia".
Al tavolo, al quale sono intervenuti anche il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Sergio Bolzonello, e l'assessore al Lavoro, Loredana Panariti, hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni datoriali di categoria e delle organizzazioni sindacali di tutta la regione.
Serracchiani ha illustrato le principali linee del progetto regionale FVG Rilancimpresa, ricordando che la questione Electrolux deve essere considerata non come una vicenda che interessa solo la provincia di Pordenone ma come un "paradigma di altre crisi industriali" e per questo era "necessario farne una questione di interesse nazionale".
"Finora - ha ricordato la presidente, confermando la volontà di organizzare un incontro con il premier Enrico Letta - siamo riusciti ad ottenere due risultati: la visibilità nazionale e la compattezza delle Regioni nel rifiutare un piano industriale che riguarda tre stabilimenti su quattro e, ora, una spinta del Governo in questa direzione. Vedo una grande voglia di riscatto e non credo che la proprietà si aspettasse un fronte comune così compatto".
"È importante questo innalzamento del livello della trattativa - ha commentato Gabriele Santarossa della Rsu di Electrolux Porcia - anche perché continuiamo a confermare l'impressione che i dati forniti finora dalla dirigenza italiana volessero avvallare un problema Italia che in realtà non esiste e che, anzi, il gruppo voglia fare pagare al nostro Paese errate politiche aziendali in altre aree europee".
Serracchiani ha spiegato che la Regione Friuli Venezia Giulia sta lavorando al più generale Piano delle Politiche industriali e come, proprio in occasione del caso Electrolux, siano state estrapolate iniziative, alcune delle quali immediatamente cantierabili, applicabili per risolvere il caso Porcia. In particolare, sul progetto regionale FVG Rilancimpresa la Regione ha stanziato 98 milioni di euro (29 milioni di euro di fondi regionali e 69 di fondi assegnati con programmazione europea Por Fesr).
In merito al Piano delle politiche industriali Bolzonello ha richiesto alle organizzazione sindacali e datoriali un tempestivo invio di contributi sulla base delle rispettive osservazioni.
"Una volta chiusa questa prima fase di redazione verrà riconvocato un tavolo per discutere dal punto di vista operativo quanto elaborato dalla direzione regionale Attività produttive", ha spiegato Bolzonello, annunciando altri due o tre passaggi ed il coinvolgimento delle commissioni consiliari fino ad arrivare entro maggio alla norma sul Piano di sviluppo industriale. ARC/EP
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