In quali condizioni si trova il mercato del lavoro regionale? Quale effetto ha prodotto il protrarsi della crisi sulla occupabilità delle cittadine e dei cittadini e sulla modalità di entrata e uscita dal mondo lavorativo? La contrazione del PIL e dell’occupazione caratterizza lo scenario regionale attuale quanto quello nazionale, testimonianza della crisi recessiva che stiamo vivendo.
Pur con le dovute differenziazioni di area geografica, l’artigianato, l’industria ed il commercio risultano essere i settori più colpiti e le misure di reinserimento lavorativo attualmente sostengono solo in parte i lavoratori in cassa integrazione e/o in mobilità. La percentuale di giovani senza lavoro sta aumentando. Lo scoraggiamento difronte a nuovi colloqui anche, tanto che la maggior parte di essi evita di partecipare a corsi di formazione finalizzati all’inserimento lavorativo dando vita ad un nuovo fenomeno, quello dei NEET. Davanti a questi scenari in continuo cambiamento appare necessario creare nuovi progetti efficaci nelle politiche del lavoro, viste le quotidiane situazioni di emergenza in cui si è costretti ad operare.
L’erogazione di incentivi, soprattutto a persone soggette a minor occupabilità, sembrano dare buoni risultati nella ricollocazione, motivando i lavoratori e le lavoratrici, ridando loro dignità attraverso lo svolgimento di un lavoro. L’obiettivo deve orientarsi nell’ integrare quanto più possibile la domanda con l’offerta, le competenze dei servizi per l’impiego CPI con le figure professionali formate, in modo da aumentare il job placement e diminuire la disoccupazione per ridare fiducia alla ripresa economica del paese.
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